mercoledì 19 novembre 2014

INTERSTELLAR, L'ASTROFISICA SPIEGATA A SUA FIGLIA

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA, 2014
169'
Regia: Christopher Nolan
Con: Matthew McConaughey, Jessica Chastain, Anne Hathaway, Michael Caine, Mackenzie Foy, John Lithgow, Wes Bentley, Casey Affleck, Ellen Burstyn, William Devane, Topher Grace, Matt Damon (non accreditato), Timothée Chalamet.


Le risorse naturali della Terra stanno per finire e continue tempeste di sabbia flagellano le città, mettendo così in serio pericolo la sopravvivenza della popolazione.
Un gruppo di astronauti temerari capitanati dal maturo Cooper (McConaughey) - padre amorevole di due figli, un figlio e una figlia che egli adora - partirà allora per lo spazio ignoto per una missione disperata, unica speranza per salvare l'intero genere umano: cercare un altro pianeta nel quale poter vivere.

Un anno dopo l'uscita nelle sale e qualche mese dopo il trionfo agli Oscar di quest'anno di Gravity, ecco un altro kolossal ambientato nello spazio.

Anche la nuova e a lungo attesa fatica di Christopher Nolan può vantare effetti speciali mirabolanti, ma - a differenza della pellicola di Alfonso Cuarón - una maggiore accuratezza scientifica.
Questo, grazie alla presenza - come produttore esecutivo e consulente - di Kip Thorne, fisico teorico noto per gli studi sui buchi neri e per le idee circa la possibilità di compiere viaggi tra sistemi stellari tramite cunicoli spazio-temporali (i cosiddetti wormhole).
E proprio le sue teorie sono alla base dello svolgimento della storia, che esige spettatori attenti e interessati, pena la non completa comprensione dell'intreccio.

Ma il regista dell'ultima trilogia "batmaniana", come al solito pure sceneggiatore insieme al fratello Jonathan, non è soltanto un virtuoso della messinscena (benché buona parte del merito, visivamente parlando, vada condiviso col direttore di fotografia Hoyte Van Hoytema: degno del miglior Emmanuel Lubezki) e un accurato storyteller: è anche un maestro nella direzione degli attori, da cui riesce a cavare sempre il meglio.

A guidare un cast da leccarsi i baffi ci sono ovviamente l'ex Killer Joe McConaughey, fresco dell'Oscar per Dallas Buyers Club (ma leggenda vuole che Nolan l'abbia scelto dopo averlo notato in Mud), e la sempre deliziosa Jessica Chastain (ennesima nomination in vista per la nostra beniamina?).
Ma meritano una menzione anche la bella Anne Hathaway - Oscar a sua volta per Les Misérables, qui con capello corto stile Sandra Bullock - e il sempreverde Michael Caine, ormai attore-feticcio del regista (è il sesto film che fanno insieme!).
Sfiziose, infine, le comparsate di Matt Damon (apparizione a sorpresa) ed Ellen Burstyn (ricordate? Era la protagonista di L'Esorcista di William Friedkin).

Da attori di questo calibro ci aspettavamo molto, e dobbiamo dire di non essere rimasti delusi.
Interstellar è riuscito in ogni caso a mantenere ciò che aveva promesso: intrattenimento spettacolare e spunti di riflessione, buoni sentimenti e suspense.

E una trama all'altezza dei precedenti lavori del cineasta inglese, qui particolarmente prodigo di rimandi, citazioni, omaggi: oltre all'ovvio accostamento al capolavoro di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello Spazio (e a quello di Terrence Malick The Tree of Life, non solo per la presenza della Chastain), abbiamo notato, tra gli altri, riferimenti anche a due pellicole del 1997: Punto di Non Ritorno di Paul W.S. Anderson (da cui deriva la spiegazione dei wormhole con una matita e un foglio di carta) e Contact di Robert Zemeckis.

Più curiose le fonti letterarie: passi il cenno a Dalla Terra alla Luna di Jules Verne, ma chi avrebbe mai pensato al poeta gallese Dylan Thomas (Do not go gentle into that good night, tradotta come "Non andartene docile in quella buona notte") o a Gargantua (il gigante dall'appetito insaziabile nato dalla penna di François Rabelais)?

Tuttavia, sebbene la componente relativa alla scienza sia molto ben presente, a dominare è però quella che mette in gioco una forza più forte della gravità: l'amore.
È l'amore per la figlia a muovere Cooper, così come è l'amore per un collega a spingere la Dottoressa Brand (Hathaway) ad intraprendere una missione tanto perigliosa.
E sarà l'amore di una figlia per il proprio padre a salvare l'umanità.

Perché - è proprio il caso di dirlo, prendendo in prestito una frase del film - "l'amore è l'unica cosa che trascende il tempo e lo spazio".

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2 Commenti:

Blogger Guido Sivori ha detto...

Ragazzi siete grandi!

14 febbraio 2021 alle ore 08:42  
Blogger Illarcio Bros. ha detto...

Grazie Guido! Ci fa piacere che il nostro blog sia di tuo gradimento!

18 febbraio 2021 alle ore 09:02  

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