venerdì 4 aprile 2014

GRAVITY, C'E' SPAZIO PER SANDRA

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA/Regno Unito, 2013
91'
Regia: Alfonso Cuarón
Interpreti: Sandra Bullock, George Clooney.


La Dottoressa Stone (Bullock) è un'ingegnera biomedica molto abile nel suo lavoro, tanto da essere stata chiamata dalla NASA per un delicato intervento di manutenzione sul telescopio spaziale Hubble.
Ma, al contrario del suo affascinante e simpatico collega (il sempre gigionissimo George Clooney) e nonostante un duro addestramento, è un'astronauta piuttosto inesperta.
Quindi immaginatevi il suo panico quando un'improvvisa pioggia di detriti distrugge il telescopio, lo Shuttle che doveva riportarla sul nostro pianeta e la scaraventa nell'infinità del Cosmo.
Alla deriva. Da sola.

Non anticipiamo nient'altro della trama di questa avvincente avventura di ambientazione spaziale - presentata in anteprima mondiale all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, della quale era anche il film di apertura - che per un'ora e mezza riesce a tenere lo spettatore incollato davanti allo schermo in trepidante attesa di vedere come la poveretta riuscirà a cavarsela e se riuscirà a sopravvivere.

Merito di una valida sceneggiatura (del regista e di suo figlio Jonás), ma soprattutto di immagini ed effetti speciali veramente impressionanti: non sorprende che Gravity sia stato il film che ha vinto il maggior numero di Oscar all'ultima edizione degli Academy Award, facendo incetta di premi tecnici e risultando di fatto il vincitore morale della competizione.

E sì, perché si è aggiudicato i premi per la migliore fotografia (del grande Emmanuel Lubezki), i migliori effetti speciali, il miglior sonoro, il miglior montaggio sonoro, la miglior colonna sonora, mentre i riconoscimenti per il miglior montaggio e soprattutto per la miglior regia sono andati ad Alfonso Cuarón.

L'autore messicano di Y Tu Mamá También (che ha lanciato Gael García Bernal, ottimo protagonista di No di Pablo Larraín, a sua volta futuro regista di un nuovo riacimento di Scarface) , Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban e I Figli degli Uomini (con Clive Owen, Julianne Moore, Michael Caine e Chiwetel Ejiofor - quest'ultimo poi protagonista di 12 Anni Schiavo), assiduo frequentatore della Versilia, è entrato nella storia: è infatti il primo cineasta latino-americano ad aggiudicarsi la preziosa statuetta per la regia.

Una menzione speciale meritano i protagonisti, vero e proprio valore aggiunto alla pellicola: George come sempre buca lo schermo con la propria innata simpatia, ma è Sandra a lasciare a bocca aperta.
Quella dell'attrice di Speed è una prova impegnativa e notevole, non solo in termini recitativi, ma anche fisici (niente male per una quasi-cinquantenne!).

I due divi, incoraggiati da Cuarón, hanno anche partecipato attivamente alla revisione del copione: lei riscrivendo col regista molte delle parti in cui il suo personaggio è da solo, lui ideando la scena-chiave che c'è verso la fine (ricordiamo che Clooney è a sua volta un regista/sceneggiatore provetto, come dimostra il bellissimo Le Idi di Marzo).

Ce ne sarebbero di cose da raccontare su Gravity - dalla scelta del cast (i due protagonisti non erano esattamente le prime scelte) alla laboriosissima e certosina lavorazione del film, dall'accuratezza scientifica tutt'altro che impeccabile agli alleggerimenti umoristici ed ironici presenti nella sceneggiatura, dalla battuta di Tina Fey alla cerimonia dei Golden Globe sul rapporto tra Clooney e le donne sue coetanee al dialogo tra la Dottoressa Stone e Aningaaq (chi è? Lo scoprirete nel prossimo post!) - ma abbiamo paura di rivelarvi troppo: lo sapete che a noi di CINEMA A BOMBA! gli spoiler non piacciono molto...

Possiamo solo anticipare che, se lo vorrete, lasceremo... spazio ai vostri commenti!

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