domenica 16 marzo 2014

DALLAS BUYERS CLUB, DA "KILLER JOE" ALL'OSCAR LA STRADA E' BREVE

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA, 2013
116'
Regia: Jean-Marc Vallée
Interpreti: Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner, Steve Zahn, Griffin Dunne.


Si può riassumere la carriera di Matthew McConaughey dividendola in due sole parti: prima e dopo Killer Joe.
Prima il nostro è un bellimbusto monocorde, che spazia – con poche eccezioni – da commedie romantiche a filmetti d’avventura, sempre coi boccoli biondastri al vento e spesso coi muscoli toracici in bella mostra, per la gioia delle fan.

Ma poi avviene l’incontro che gli cambia la vita: il maestro William Friedkin in persona lo vuole nel suo nuovo film, nel ruolo principale.
Si tratta di una black comedy che ha come protagonista uno sbirro tanto carismatico quanto mefistofelico, che arrotonda lo stipendio come killer mercenario. Non proprio un ruolo consueto per l’attore texano.

La pellicola è, appunto, Killer Joe, che viene presentata in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2011, riceve recensioni importanti e diventa in brevissimo tempo un cult.
La carriera di Matthew prende una svolta: a Hollywood adesso viene preso sul serio, e tutti iniziano a corteggialo e richiederlo.
Basti menzionare Martin Scorsese, che gli riserva una breve e divertente apparizione all’inizio di The Wolf of Wall Street (a proposito, presto la recensione di CINEMA A BOMBA!).

Ecco allora che il nostro si impone una dieta ferrea, fino a dimagrire - si dice - di 23 kg (ma sullo schermo sembrano molti, molti di più) per interpretare il cowboy sieropositivo di questo Dallas Buyers Club.
La trasformazione è impressionante: McConaughey è irriconoscibile e la sua prova recitativa superba.
I premi fioccano, meritatissimi: prima il Golden Globe, poi l'Oscar come miglior attore.

Il film è ispirato - con qualche libertà - alla storia vera di Ron Woodroof, elettricista etero e "macho" appassionato di rodei, che scopre da un giorno all'altro di aver contratto l'AIDS e di avere solo un mese di vita.
Dopo un iniziale scoramento, l'uomo comincia a trafficare illegalmente farmici sperimentali in grado di rallentare il decorso della malattia, sfidando apertamente il Dipartimento della Salute e facendosi aiutare da una riluttante dottoressa (Garner, moglie di Ben Affleck) e da un giovane travestito (Leto, anch'egli oscarizzato).

Molto lontana dall'affettazione di tanti cancer movie (e dintorni), la pellicola diretta dal canadese Vallée fa intelligentemente del protagonista una sorta di Robin Hood improvvisato e spaccone, concedendo più di un momento di alleggerimento umoristico, nonostante la tragicità dell'argomento trattato.
Matthew McConaughey regge sulle spalle tutto il film da vero mattatore, ma non gli sono da meno né il cast di supporto né la sceneggiatura, che dribbla agevolmente molti luoghi comuni tipici del genere.

Una menzione finale merita il reparto trucco: pur avendo a disposizione un budget minimo (solo 250 dollari!), questi artisti del make-up sono riusciti a fare un lavoro egregio, arrivando addirittura a vincere l'Oscar della categoria.

Dallas Buyers Club è in definitiva un film da vedere in compagnia e di cui discutere insieme.
Un'opera contro i pregiudizi e a favore della vita.

PS: quanti volessero continuare a seguire la nuova carriera "autoriale" del buon Matthew sappiano che il prossimo appuntamento è con l'attesissimo Interstellar. Regista: Christopher Nolan, quello dell'ultima trilogia di Batman. Coprotagonista: la diva Jessica Chastain.
Vi basta?

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