mercoledì 8 luglio 2015

MICHAEL KEATON. SOLUZIONE ESTREMA, QUESTIONE DI MIDOLLO

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 1998
100'
Regia: Barbet Schroeder
Interpreti: Michael Keaton, Andy Garcia, Joseph Cross, Brian Cox, Marcia Gay Harden.


Il figlio del detective Frank Conner (Garcia) è un caro bambino malato di leucemia che ha urgente bisogno di un trapianto di midollo.
Problema: l'unico donatore disponibile è Peter McCabe (Keaton), criminale spietatissimo, intelligentissimo e pertanto pericolosissimo, che non aspetta altro che un'occasione per scappare dalla galera.

8 anni dopo la convincente prova in Uno Sconosciuto alla Porta, il protagonista del nostro Speciale torna ad un ruolo di super cattivo.
Riferimento non casuale: benché ai tempi dell'uscita nelle sale più critici lo avessero paragonato ad Hannibal Lector (il celebre killer cannibale immortalato da Anthony Hopkins in ben tre pellicole), il suo personaggio sembra piuttosto il fratello più furbo di Carter Hayes, il malvagio truffatore del film di Schlesinger.

Un doppione, quindi? Non proprio, anche perché dietro la macchina da presa questa volta c'è un autore "anarchico" come Barbet Schroeder, regista svizzero nato in Iran e poi naturalizzato francese.

Autore di Barfly con Mickey Rourke (scritto dall'amico Charles Bukowski), Il Mistero Von Bulow (Oscar come attore protagonista a Jeremy Irons, nel cast dell'attesissimo Batman V Superman: Dawn of Justice), Inserzione Pericolosa con Bridget Fonda (che anni dopo abbiamo visto in Jackie Brown) e Amnesia (presentato fuori concorso come proiezione speciale al Festival di Cannes 2015), questo cineasta cosmopolita è considerato un esperto nel rappresentare gli angoli più oscuri dell'animo umano.

Sicuramente si tratta di un artigiano attento al lavoro altrui, che deve aver visto il succitato Uno Sconosciuto alla Porta e deciso che non avrebbe commesso lo stesso errore del collega inglese.
Con l'aiuto dello sceneggiatore David Klass, Schroeder ne ribalta la struttura narrativa senza nascondere troppo la propria simpatia per il sulfureo protagonista.

Se Schlesinger aveva costruito un thriller in grado di reggere per 2/3 che però scivolava in un finale convenzionale, il regista nato a Teheran sviluppa una storia piuttosto prevedibile per poi chiuderla con un canagliesco colpo di scena.

A proprio agio nel ruolo dello psicopatico geniale e carismatico (lo erano già Beetlejuice e, in un certo senso, anche Batman), Michael Keaton giganteggia con sotterranea autoironia e ruba facilmente la scena a Garcia (un po' spento) e al resto del cast.

Merito anche della sgranata fotografia del nostro Luciano Tovoli, collaboratore abituale di Schroeder (ma lo ricordiamo pure per Professione: Reporter di Michelangelo Antonioni, Suspiria di Dario Argento, Il Deserto dei Tartari di Valerio Zurlini, Bianco, Rosso e Verdone di Carlo Verdone...), Soluzione Estrema è un film d'inseguimento che va guardato dall'inizio alla fine e vi farà parteggiare tanto per i buoni quanto per il cattivo.

Riuscirete a resistere al fascino del male?

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