domenica 13 aprile 2014

I CORTI: ANINGAAQ, INUIT C'EST MOI

(Clicca sulla locandina per vedere il corto) 

USA, 2013
7'
Regia: Jonás Cuarón
Interpreti: Orto Ignatiussen, Sandra Bullock (voce).


"Aningaaq è un film sul nostro bisogno di compagnia, su quanto la comunicazione vada al di là della lingua e su quanto il contatto umano sia capace di recare conforto persino davanti alla morte".

Parola di Jonás Cuarón, che così presentava il suo cortometraggio nel corso di una conferenza stampa la scorsa estate a Venezia, dove suo padre (il neo-oscarizzato Alfonso) era ugualmente presente in quanto regista di Gravity.

Il poi vincitore morale della cerimonia di consegna degli Academy Award (ben 7 statuette) era stato infatti scelto per aprire la 70a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica e già allora aveva riscosso un entusiastico riscontro di critica e pubblico, anche grazie alla presenza sul red carpet dell'autore e soprattutto dei due divi Sandra Bullock e George Clooney.

Ma la kermesse lagunare è stata una vetrina internazionale anche per Jonás, in quanto sceneggiatore assieme al genitore dell'acclamato film di ambientazione spaziale e regista di Aningaaq, breve opera presente nella sezione Orizzonti della Mostra.

Successivamente inserita nei contenuti speciali del DVD di Gravity, essa altro non è che uno spin-off di quest'ultimo, in quanto prende spunto da una sua scena.

E la scena è una delle più significative.
Ad un certo punto della storia, la Dottoressa Stone (Bullock) si ritrova da sola all'interno di una stazione orbitante russa e cerca di mettersi in contatto con la Terra.
Dopo diversi e vani tentativi, riesce a captare una voce maschile, che parla però in una lingua a lei sconosciuta.
Pur non capendosi a vicenda, i due provano a dialogare. Senza risultati apprezzabili.
Ma la comunicazione darà comunque conforto all'astronauta solitaria: il suono di una voce umana, ululati di cani in sottofondo e il pianto di un bambino romperanno - sebbene per poco - il silenzio dell'Universo.

Aningaaq mostra chi e che cosa c'è dall'altra parte del ricevitore: un pescatore inuit (il titolo riprende il suo nome) che si trova in un fiordo ghiacciato della Groenlandia con moglie, figlio e cani al seguito.
Non sapendo una parola di inglese, non riesce a comprendere il segnale di aiuto che gli viene dallo spazio né da dove gli arrivi; tuttavia, capisce che la donna che gli sta parlando è sola, e cerca di tenerle compagnia parlandole del più e del meno.

Insomma, provate a capire la Dottoressa Stone: è da sola, nello spazio. Si mette in contatto con la Terra... e l'unico che le risponde è un eschimese che parla esclusivamente l'eschimese!
Si, va bene: le tiene compagnia. È anche simpaticamente sciroccato.
Però, checcacchio...

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