lunedì 29 maggio 2017

TWIN PEAKS-THE RETURN, LAURA VIVE (E LOTTA INSIEME A NOI)

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2017
111'
Regia: David Lynch
Interpreti: Kyle MacLachlan, Mädchen Amick, Jennifer Jason Leigh, Richard Beymer, Michael Horse, Al Strobel, Carl Struycken, Ashley Judd, Matthew Lillard, David Patrick Kelly, Russ Tamblyn, Balthazar Getty, James Marshall, Grace Zabriskie, Catherine E. Coulson, Ray Wise, Sheryl Lee.


Chi l'avrebbe detto.
David Lynch ha negato per due decenni e mezzo di voler riprendere i personaggi e il mondo di Twin Peaks, poi ha ricontattato il co-creatore Mark Frost (sceneggiatore dei due film dei Fantastici Quattro), ha chiamato a raccolta tutti i membri del vecchio cast ancora in vita (hanno risposto all'appello in 39) e - con sorpresa unanime - ha annunciato la venuta dell'attesissima terza stagione.

La storia riprende esattamente 25 anni dopo a quando l'avevamo lasciata, con l'Agente Cooper (il grande MacLachlan, con qualche ruga e i capelli tinti) ancora intrappolato nella Loggia Nera e il suo sosia malvagio (sempre MacLachlan, ma con un look da rockettaro in pensione) a fare l'assassino a pagamento in giro per gli USA.

Per evitare spoiler si può aggiungere poco o nient'altro, anche perché la trama - come da tradizione lynchiana - è ingarbugliatissima e a tratti incomprensibile.
Basti dire che l'azione si svolge - questa è una delle novità principali - in più città e in più stati, quasi sempre al di fuori della cittadina che dà il titolo alla serie.

Ci sono, tra le altre cose: una scatola di vetro monitorata 24 ore su 24 da un sistema di telecamere, il ritrovamento del cadavere di una donna decapitata in un letto (un'auto-citazione del regista da Mulholland Drive?), un arbusto fluorescente che parla, il preside di una scuola accusato di un omicidio che ricorda solo di aver sognato, un essere mostruoso che vibra (?) e uccide contemporaneamente...






I primi due episodi finora trasmessi - gli stessi proiettati in questi giorni al Festival di Cannes - non hanno tra loro uno "stacco" evidente, sembrano semmai un unico lungometraggio di quasi 2 ore.
Lynch e Frost si sono infatti approcciati al copione pensandolo come un lungo film, dividendolo in capitoli solo in fase di post-produzione.

Il cineasta settantunenne, in particolare, si è prodigato come non mai: oltre ad aver diretto e scritto tutte le nuove puntate, figura anche come attore (prossimamente riprenderà il ruolo dell'eccentrico agente Gordon Cole), produttore, co-montatore e sound designer.
Come direttore di fotografia ha invece richiamato in servizio il "tenebroso" Peter Deming, già DP di due dei massimi capolavori del maestro di Missoula: Strade Perdute e il succitato Mulholland Drive.

La lunga attesa dei fan - 26 anni dalla fine della serie, 11 dall'ultima pellicola firmata dal regista (l'impegnativo INLAND EMPIRE) - è stata ben ripagata: King David è in splendida forma e The Return ripresenta quasi tutti gli elementi che hanno fatto grande Twin Peaks.
La componente gialla-misteriosa è ovviamente dominante, mentre quella comica-surreale rimane un po' in secondo piano; c'è pure una punta di erotismo che riporta al controverso film-prequel Fuoco Cammina con Me.

Il cast è ampio e ingloba molti volti nuovi, benché i più noti - quelli di Ashley Judd, già protagonista di Bug, e della candidata all'Oscar Jennifer Jason Leigh - appaiano molto fugacemente.
Tra le attrici storiche della serie, in grande spolvero soprattutto Laura Palmer in persona (ossia Sheryl Lee, che invece avevamo faticato a riconoscere in Texas Killing Field) e la sempreverde Mädchen Amick, che riprende nel finale i panni di Shelly.

I punti rimasti aperti in questi due episodi saranno forse risolti in quelli successivi; di certo l'aspettativa era molto alta e non è stata delusa.
Di più: questa serie è l'esempio definitivo di come non esistano più confini tra cinema e televisione.

Bentornato David.
Bentornato Twin Peaks.




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