mercoledì 1 giugno 2016

X-MEN: APOCALISSE, LO CHIAMAVANO CALAMITA'

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2016
131'
Regia: Bryan Singer
Interpreti: James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Oscar Isaac, Nicholas Hoult, Rose Byrne, Sophie Turner, Olivia Munn, Hugh Jackman, Stan Lee.


1983. Sono passati 10 anni dai fatti di Washington raccontati nel precedente X-Men: Giorni di un Futuro Passato.

Xavier (McAvoy, quello di The Disappearance of Eleanor Rigby) dirige la propria scuola per giovani mutanti; Magneto (Fassbender, molto più umano che in
12 Anni Schiavo) si è fatto una famiglia in Polonia sotto falso nome; La Bestia (Hoult, già visto in Mad Max: Fury Road) è diventato un insegnante; Mystica (Lawrence, fresca vincitrice del Golden Globe per Joy) si tiene lontana dalla vita pubblica.

Purtroppo c'è una società segreta che vuole far tornare in vita il primo dei mutanti, il più potente e pericoloso: Apocalisse (Isaac, ossia Poe Dameron di Star Wars: Il Risveglio della Forza), una specie di tracotante divinità egizia le cui intenzioni sono esplicitate dal proprio nome.
L'unica speranza per fermarlo è rimettere insieme gli X-Men...

Ecco la conclusione della seconda trilogia e, nel complesso, del ciclo orchestrato da Bryan Singer, regista dei primi due film - X-Men (2000) e X-Men 2 (2003) - tornato per dirigere il precedente X-Men: Giorni di un Futuro Passato.
Quest'ultimo era già di per sé conclusivo: perché allora aggiungere un nuovo capitolo?

A spingere Singer può essere stata la volontà di mantenere un controllo creativo sulla serie, dopo le "brutture" operate da chi lo aveva sostituito in regia (il mediocre X-Men: Conflitto Finale diretto da Brett Ratner è implicitamente deriso in una scena).
Oppure la possibilità di sfruttare le opportunità narrative che la nuova timeline offriva.
O semplicemente il piacere di lavorare col nuovo cast, introdotto in X-Men: L'Inizio.

L'ispirazione e il titolo originale - che doveva essere Age Of Apocalypse - derivano appunto da L'Era di Apocalisse, saga fumettistica che uscì a metà degli anni 90 e fece epoca.
In comune con quella storia, concepita da scrittori superbi come Fabian Nicieza (creatore di Deadpool) e Scott Lobdell, in realtà non c'è praticamente altro.

La furbata è invece mostrare come si sono evoluti i nostri eroi dopo che Wolverine era tornato indietro nel tempo e aveva modificato il corso della Storia (sempre in Giorni di un Futuro Passato).
Ecco quindi i personaggi che conoscevamo ritornare con un aspetto e, in alcuni casi, con una psicologia differente da come ricordavamo.

In questa occasione Fenice e Ciclope sono adolescenti alle prime armi, Nightcrawler è un emo, Tempesta ha una cresta mohicana, Xavier sfoggia finalmente la sua caratteristica pelata (ma solo alla fine) e Mystica diventa la vera protagonista del film, l'esempio cui i giovani mutanti aspirano.

Non tutti i conti tornano: Calibano è troppo diverso dalla sua controparte fumettistica, Angelo parla con un improbabile accento tedesco (ma perché?!?) e Psylocke nel combattimento conclusivo pare un'imitazione di Wonder Woman in Batman v Superman: Dawn of Justice.
La trama risulta ostica per chi non ha dimestichezza coi personaggi o non conosce a menadito i film precedenti, sicché la sarabanda di riferimenti può suscitare non poco spaesamento.

All'attivo ci sono: gli effetti speciali, mai così grandiosi; la partecipazione di Quicksilver, utilizzato come elemento comico (la sequenza in cui salva gli studenti dall'esplosione della scuola sotto le note di Sweet Dreams degli Eurythmics è davvero esilarante); la tradizionale comparsata del patriarca della Marvel Stan Lee, questa volta in compagnia della moglie.

E sì, c'è anche Hugh Jackman: il divo australiano è in scena per un minuto circa, il tempo di fare la solita strage di cattivi.
Si tratta della sua ottava apparizione consecutiva nei panni di Wolverine (in verità il personaggio è chiamato Arma X e, dati i succitati cambi temporali, non è esattamente lo stesso delle pellicole precedenti... ma non creiamo ulteriore confusione!).
Un ruolo ricoperto ininterrottamente da 16 anni: un vero record!

Occhio alla scena post credits che rimanda alla prossima pellicola "solista" dell'artigliato canadese (si presume l'ultima della serie, almeno per Jackman), con Sinistro probabile antagonista e il ritorno di Patrick Stewart come Professor X.
La fine del mondo sarà anche stata scongiurata, ma forse c'è ancora bisogno degli X-Men.




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