martedì 6 agosto 2013

EVIL DEAD. LA CASA 2, SEGUITO O REMAKE?

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA, 1987
84'
Regia: Sam Raimi
Interpreti: Bruce Campbell, Denise Blixer, Sarah Berry, Dan Hicks, Kassie Wesley, Ted Raimi, Sam Raimi (non accreditato).


Ash (Campbell), in vacanza con la fidanzata Linda in un cottage isolato in mezzo al bosco, libera per errore le forze del male.
Costretto a uccidere Linda e barricato nella casa, viene raggiunto dalla figlia di un professore: insieme cercheranno di debellare gli spiriti maligni.

I fan dibattono da oltre 5 lustri su come vada interpretata questa pellicola: è la seconda parte de La Casa o piuttosto un suo rifacimento?
Nessuna delle due cose. O meglio: entrambe.
Eh già, perché il buon Raimi, dopo l’inaspettato successo del primo film - in brevissimo tempo assurto al rango di cult assoluto - ha scelto di cambiare le regole del gioco, tornando sui propri passi e infischiandosene della continuità (una cosa simile accadrà anche nel successivo L’Armata delle Tenebre).

Dopo quello che possiamo considerare una sorta di riassunto semplificato e “apocrifo”, la storia riparte raccontando le tribolazioni di Ash dopo lo scioccante cliffangher del capitolo precedente.
A dirla tutta, la vicenda ricalca in sostanza quella della prima pellicola, recuperando e rielaborando intuizioni e sequenze già presenti sia ne La Casa che nel corto Within The Woods.
Ma non senza alcune sostanziali differenze: anzitutto il budget a disposizione del regista è molto più alto; inoltre è evidente un maggiore ricorso alla componente umoristica – mutuata dalla comicità slapstick dei cartoni animati e dei vecchi film dei Three Stooges – a scapito di quella propriamente orrorifica.

Lo splatter-gore del precedente capitolo è trasformato così in un ironico splatter-trash impossibile da prendere sul serio, con tanto di maschere di gomma e mostri palesemente esagerati (la “manifestazione” finale sembra un’enorme mela marcia con le braccia).
Per tacere di una manciata di scenette comiche memorabili: la lotta di Ash con la propria mano, i mobili che ridono, l’occhio che schizza via e finisce in gola a una ragazza.

Ma sarebbe ingiusto riconoscere a La Casa 2 solo un valore umoristico: la sua importanza intrinseca è dettata anche dal fatto che la mitologia della serie viene definita proprio con questo film.
E’ qui che scopriamo le origini del Necronomicon e del suo ritrovamento; è qui che compare e interagisce coi protagonisti, sotto forma di fantasma, il Professor Knowby; è qui soprattutto che Ash sostituisce la propria mano con la motosega, la quale - insieme al fucile a canne mozze - diverrà parte integrante dell’iconografia del personaggio.

E proprio Ash (un Bruce Campbell ormai consacrato cult hero) riflette a sua volta il momento di passaggio rappresentato dalla pellicola all’interno della trilogia: non più ragazzotto spaventato e indifeso come ne La Casa, ma non ancora eroe spavaldo e invincibile come ne L’Armata delle Tenebre.

Per concludere, La Casa 2 – in quanto ibrido tra la prima fase horror e la successiva fase fanta-comica – rischia di risultare insoddisfacente sia per i cultori del cinema di paura sia per gli amanti del demenziale, ma rimane imprescindibile per tutti i fanatici di Evil Dead che si rispettino.

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